Tutto è bene quel che finisce bene

Dopo aver visto le fotografie del Basler DC-3 incidentato, c'è da pensare che se non fosse stato per la bravura e la grande esperienza dei piloti di Kenn Borek Air, la faccenda avrebbe potuto avere conseguenze più serie. A giudicare dalle foto scattate da un passeggero, sebbene l'aeromobile sia parecchio danneggiato, l'atteggiamento delle dieci persone coinvolte sembra tranquillo. Secondo le testimonianze (oramai pubblicate ovunque su internet), dopo l'incidente sono stati aperti i borsoni di sopravvivenza e montate le tende, in attesa dei soccorsi giunti 18 ore dopo l'accaduto. Due altri Twin Otter della Kenn Borek sono arrivati a recuperare i 6 passeggeri (ricercatori del progetto POLENET) e i 4 membri di equipaggio, per condurli a McMurdo. La Kenn Borek Air è una compagnia canadese con sede a Calgary (Alberta): ha una lunga e notevole esperienza di voli nelle regioni polari, nell'Artico e in Antartide, oltre ad avere dei Twin Otter-idrovolanti anche alle Maldive. In Antartide, i Twin Otter bianchi e rossi della Kenn Borek Air sono noleggiati dal Programma Polare Americano, dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide Italiano e dall'Istituto polare francese Paul-Emile Victor. Il "nostro" Twin Otter - quello attualmente operante fra la stazione Italiana Mario Zucchelli a Baia Terra Nova, la base italo-francese Concordia, Dumont d'Urville e McMurdo porta il nome in codice di Kilo Bravo Charlie. E' lo "shuttle" che fa la spola fra basi scientifiche "vicine di casa" - in un continente grande una volta e mezzo l'Europa. Trasporta passeggeri, viveri, materiale, la posta. E' indispensabile allo svolgimento di una spedizione scientifica e per la vita delle stazioni. Tutti conoscono la sua silhouette familiare, le sue eliche a striscie bianche e nere, la bandierina canadese sulla coda, il rumore che fa al decollo, all'atterraggio e quando fa taxi sulla pista di neve. Fa parte della nostra vita quotidiana in Antartide.

L.S.