SULLA VIA DEL POLO SUD




Sulla via del ritorno verso la stazione norvegese Troll, la
traversa norvegese/americana che sta percorrendo il plateau polare in direzione del Polo Sud geografico
(Norwegian-U.S. Scientific Traverse of East Antarctica) passerà nella zona dei laghi subglaciali Recovery, scoperti recentemente da Michael Studinger e colleghi, del Lamont-Doherty Earth Observatory, Columbia University. I laghi, in numero di 4, sono sepolti sotto più di 3.000 metri di ghiaccio nell'area del ghiacciaio Recovery. Il tragitto della traversa è indicato in giallo nello schema e il triangolo nero corrisponde ai Laghi Recovery. La superficie totale dei quattro nuovi laghi subglaciali corrisponde alla superficie del lago Vostok, il più grande e il più studiato degli oltre 150 bacini subglaciali dell'Antartide (superficie del lago Vostok: 15.690 km2). L'occasione di passare nella zona dei laghi Recovery permetterà ai membri della traversa norvegese/americana di compiere rilevamenti sismici, radar e GPS al di sopra dei laghi.Leggere il blog della traversa anche su http://www.ipy.org.

In questi giorni sono passati al di sopra di formazioni simili a megadune, mentre la settimana scorsa hanno visitato una base scientifica americana abbandonata 50 anni orsono, mezza sepolta nella neve. Presto dovrebbero raggiungere il
Polo di Inaccessibilità, il punto del continente antartico più lontano da qualsiasi linea costiera. Si trova 463 km dal Polo Sud geografico a 3718 metri sul livello del mare. Il Polo Sud dell'inaccessibilità fu raggiunto per la prima volta da una spedizione sovietica il 14 dicembre 1958 organizzata durante i lavori di ricerca dell'Anno geofisico internazionale.

Schema: M. Studinger-LDEO, con dati di M. Siegert e NSIDC